I Pianetini
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Lo studio e la ricerca sui pianetini è sempre stato sin dagli anni 70 il mio campo preferito e molte delle variazioni apportate alla strumentazione sono state fatte con l'intento di migliorare le prestazioni in funzione della magnitudine limite e della precisione delle misure astrometriche. Il frutto dell'impegno è stato positivo e ricco di soddisfazioni. di seguito l'elenco delle scoperte ufficiali: Alcuni altri pianetini che abbiamo segnalato come nuovi furono semplicemente delle riscoperte, poichè il Minor Planet Center gli riconobbe in scoperte precedenti e poi perdute, ma le regole vanno rispettate.

 

 

La più grande soddisfazione mi è giunta, però dalla denominazione Lai, in mio onore, proposta dagli amici di San Vittore Bologna

per la loro scoperta di 11100 e poi confermata ufficialmente dal Minor Planet Center, come da tabella seguente.

 

Le nuove scoperte di pianetini divulgate attraverso le riviste astronomiche scatenarono un grande entusiamo presso gli astrofili italiani e ben presto sorse spontaneamente il GIA: Gruppo Italiano Astrometristi . Si trattava di un gruppo di astrofili interessati ai pianetini,senza sede e senza statuti particolari, nato semplicemente dalla necessita di scambiare le esperienze per migliorare l'Astrometria di posizione. I nuovi strumenti digitali cambiarono radicalmente le tecniche di ripresa fotografiche, di elaborazione e di procedura nelle misure, tanto che la sola misura delle lastre fotografiche prima richiedeva alcune ore, in seguito la misura su una immagine digitale poteva dare risultati nell'arco di pochi minuti.

 

Di seguito alcune immagini mostrano momenti salienti nella'attività del GIA
terni
Il primo meeting del GIA a casa mia nell'Aprile 1989

 

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I componenti del groùuppo Team di Terni che hanno elaborato i software da usare nelle misure di posizione e di ricerca

 

 

Immagini di alcuni meeting del GIA

 

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San Giovanni in Persiceto BO

 

Arcetri

 

Bassano Bresciano

 

Cavezzo MO

 

Farra d'Isonzo , il secondo da destra è William Garrett allora vice direttore del Minor Planet Center

 

Negli anni 90' Il GIA si allargò all'Europa E si tenne il primo MACE Meeting Asteroids and Comets European presso la sede croata di Visnjan

 

Il GIA all'osservatorio di Kitt Peak
Il GIA allosservatorio Lowell di Flagstaff con il direttore Ted Bpwell

 

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Visto il grande interssse assieme agli altri componenti del GIA preparammo un vademecum di circa 200 pagine da usare come guida fra gli astrofili di cui sopra vediamo la copertina. non fu mai dato alle stampe poichè non trovò il favore degli editori, ma fino a poco tempo fa era consultabile in internet al sito del GIA

 

Altro lavoro didattico e di molte soddisfazione fu la collaborazione con la rivista carattere astronomico "Le stelle" . Su invito del direttoreCorrado Lambertimese, ho preparato un articolo dedicato allo studio dei corpi minori del sistema solare di cui sopre vediamo come esempio il pezzo pubblicato sul mese di giugno 2005 . Dopo sei anni con il 2008 la collabarozione è cessata.

 

 

 

 
A partire dai primi anni del 2000 la ricerca di pianetini nuovi è diventata sempre più difficile, principalamente perchè la magnitudine è ormai fuori portata degli strumeneti amatoriali e anche per l'avvento di nuovi osservatori professionali dedicati a questa ricerca che non lascerebbero spazio agli amatoriali. Però si può ancora fare molto, come il follow-up delle nuove scoperte, dato che i grandi strumenti non sono predisposti per un inseguimento capillare, comunque indispensabile per la precisione degli elementi orbitale. Sia il Minor Planet Center che il Neodys di Pisa pubblicano regolarmente le nuove osservazioni. La tabella sopra mostra alcuni dati delle oltre 2000 osservazioni eseguite all'osservatorio di Madonna di Dossobuono.